Parliamo tanto del fatto che non dobbiamo cambiare le nostre abitudini...ma forse è giunta l’ora di chiederci sul serio se siamo ancora liberi di andare ad un semplice e spensierato concerto country a Las Vegas – città dello svago e del divertimento – senza aver paura di ricevere una crivellata di proiettili dal trentaduesimo piano di un hotel. Proprio in questo momento leggo le ultime news, mi aggiorno, sto in pensiero manco avessi un parente coinvolto nella carneficina. Si, sono in pensiero...perché non appena domattina uscirò dall’uscio di casa potrei essere il prossimo, anzi...l’ennesimo.
59 morti e 527 feriti...questo l’ultimo bollettino destinato forse a crescere. A sparare un pensionato di 64 anni dal passato un po’ tormentato, ma in ogni caso insospettabile. 19 fucili nella sua camera d’albergo, due sul balcone posizionati su treppiedi. Adesso non me ne frega un cazzo che sia americano, che aveva problemi mentali (Dio illumini sempre ogni nostra azione), che l’ISIS rivendica l’accaduto, che l’FBI smentisce, che...che...che!!!! So solo che centinaia di famiglie staranno piangendo e personalmente sono davvero stanco ed incazzato di vedere scendere lacrime “a titolo gratuito”, di vedere tante vite umane spezzate, di vedere scorrere tanto sangue innocente.
Londra, Parigi, la Finlandia, Bruxelles, Nizza, Madrid, l’hotel in Egitto, al concerto di Ariana Grande, in Germania e via dicendo. Alcuni attentati restano anonimi, il terrorismo dicono essere estraneo ai fatti; in altre circostanze il terrorismo ci “sguazza”, come quello odierno...che forse, come si suppone, l’ISIS non c'entra mica...ma è stato così “spettacolare” che, perché non rivendicare (cioè, siamo proprio alla frutta...fanno quel che vogliono); per altre situazioni invece non c’è dubbio alcuno, gli attentati sono prontamente rivendicati ed inizia la solita routine che conosciamo tutti: “l’attentatore era stato già segnalato, etc. etc.".
Il risultato non cambia...sono tutte vite umane spezzate, vite che non centravano un cazzo di nulla con ragioni o religioni!
Nell’ultimo album dei Litfiba Piero Pelu' ha marcato il suo sdegno nella traccia “In nome di Dio”. Ecco il testo.
Pecore di un gregge senza lana nè ricotta
carne da macello per un Dio che se ne fotte
Trappole di mostri e di martiri assassini
Con sette mutande e settanta vergini nel cielo
Ehi! In nome di Dio!
La verità la verità è nella bocca del leone
La verità la verità è dove non batte mai il sole
In nome di Dio il mondo è tutto mio
È mia tutta la terra gli uomini e I messia
In nome di Dio uh oh suo figlio sono io uh oh oh
Crociati e talebani il sangue nelle mani
Ehi! In nome di Dio
Talebani in festa che bombardano la storia
Bimbi kamikaze sull'altare del potere
E nuove crociate per spacciar democrazia
Fatta di bombardamenti e puzza di petrolio
La verità la verità è dove non batte mai il sole
La veità è che siamo già nella terza guerra mondiale
In nome di Dio uh oh il mondo è tutto mio uh oh uh
È mia tutta la terra gli uomini e I messia
In nome di Dio uh oh oh l'eletto sono io uh oh oh
Crociati e talebani il sangue nelle mani iah!
Crociati e talebani, il sangue nelle mani
Crociati e talebani, il sangue nelle mani
Tumorati di Dio
Sebastiano